Here is a retreat in Italy. The only problem is that it appears to be co-ed.
Brescia: Esercizi Ignaziani e liturgia EF sulle rive del Lago d'Iseo
Don Morselli ci segnala che sono aperte le iscrizioni per un occasione di crescita spirituale da non perdere.
Dal 3 all'8 Agosto 2009presso l'Oasi Beata CapitanioConvento delle Suore di Maria BambinaLovere(Brescia)ESERCIZI SPIRITUALI DI SANT'IGNAZIO DI LOYOLApredicati dal Rev.Sig. ALFREDO MORSELLI
Gli Esercizi seguiranno l'autentica tradizione ignaziana e saranno strettamente legati alla celebrazione della liturgia quotidiana nella forma straordinaria.
I posti sono limitati. Il costo è di euro 270,00 euro comprensivo di vitto, pernotto e sostegno del Predicatore. Per iscriversi o avere maggiori informazioni rivolgersi al Sig. Luca Ghirardi tel. +39 328 1298771 - luca_ghirardi@virgilio.it
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A chi servono gli esercizi
Una prima risposta, un po’ troppo frettolosa, potrebbe essere: “A tutti!”. In realtà, però, gli esercizi spirituali di sant’Ignazio manifestano una finalità specifica ed esercitano una loro precisa funzione all’interno della vita della Chiesa.Nel testo dei suoi Esercizi spirituali sant’Ignazio ne ha spiegato la finalità dicendo:
“Con questo termine «esercizi spirituali» si intende ogni modo di esaminare la coscienza, meditare, contemplare, pregare vocalmente e mentalmente, e altre attività spirituali, come si dirà più avanti. Infatti, come il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così tutti i modi di preparare e disporre l'anima a liberarsi da tutti gli affetti disordinati e, una volta che se ne è liberata, a cercare e trovare la volontà divina nell'organizzazione della propria vita per la salvezza dell'anima, si chiamano esercizi spirituali” [ES 1].Vediamo ora di spiegare alcuni punti di questo testo perché non passino inosservati.Sant’Ignazio usa un’espressione che non si deve qui trascurare: “ogni modo” [todo modo]. Tale espressione ritorna ben due volte nel testo citato e rivela che la prospettiva ignaziana sulla preghiera non è esclusiva bensì inclusiva, nel senso che non esclude l’uno o l’altro tipo di preghiera o di esercizio ma li contempla tutti, sottoponendoli poi ad una valutazione sulla loro efficacia nel “cercare e trovare la volontà divina” [para buscar y hallar la voluntad divina].La dimensione della concretezza è indicata molto bene nel testo ignaziano citato poiché si dice: “nell’organizzazione della propria vita” [en la disposición de su vida]. L’organizzazione concerne le disposizioni concrete delle cose che ci appartengono.Cercare e trovare la volontà di Dio nel concreto della propria vita è quindi la finalità ultima del percorso ignaziano.Con questa luce si può ritenere che gli esercizi spirituali sono particolarmente adatti alle persone che desiderano riconsiderare la loro esistenza alla luce della Parola di Dio per orientare tutte o alcune delle loro attività ad un maggiore servizio di Dio e della sua Chiesa. L’esperienza del discernimento degli spiriti e della chiamata di Dio nel concreto della propria esistenza costituisce l’elemento discriminante del buon rendimento di questa profonda esperienza spirituale personale.Fermandoci ora in particolare sul mese ignaziano, cioè sull’itinerario completo degli esercizi di sant’Ignazio. Si può dire che il mese sia utile alle persone che cercano la loro vocazione e il loro ruolo nella Chiesa e nella società, ma anche per coloro che l’hanno già trovato, come ad esempio i sacerdoti, i seminaristi e le religiose, i quali hanno già uno stato di vita acquisito ma desiderano perfezionarlo e rinnovare il loro rapporto con Dio e con gli altri.Ecco alcune finalità del mese ignaziano per i seminaristi, i sacerdoti e le religiose: *fare una profonda esperienza di Dio e della sua rivelazione, rivivendo la sequela di Cristo.*rivisitare le motivazioni della propria vocazione, in vista di un loro irrobustimento.*esplicitare la propria spiritualità personale, per un maggiore servizio alla Chiesa e agli altri.*acquisire una metodologia per la preghiera personale nella vita quotidiana.*interiorizzare e personalizzare i contenuti acquisiti negli studi, filosofici e teologici.*vivere un’esperienza di accompagnamento spirituale personale, per poi saper accompagnare altri.Oggi, per lo più, il mese ignaziano è svolto con una apertura alle diverse vocazioni. Vi partecipano molti laici, sia in ricerca della loro vocazione sia per perfezionarsi nello stato di vita che hanno già assunto, a servizio di Dio e dell’umanità.Svolto bene, il mese d’esercizi ignaziani dà alla persona che prega una maggiore conoscenza di sé alla luce della Rivelazione divina, porta ad un chiarimento del proprio ruolo nella Chiesa e ad una crescita nel servizio di Dio e dei fratelli.Fonte Gesuiti.it
A Highbrow
1 minute ago
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